Per abituarsi al cambiamento, occorre accettare di “rimescolare le carte”. E provare a ragionare “in piccolo”

Per agevolare il cambiamento della propria azienda, si può attingere alle esperienze di chi ha già vissuto questi momenti, e ha agito con creatività e rompendo gli schemi

 

Come cambiare per cambiare l'azienda

Come cambiare per cambiare l’azienda

Richard Branson, CEO della Virgin, ha raccontato: “Nei primi tempi della Virgin, ogni qualvolta il numero di dipendenti di una nostra azienda raggiungeva quota 100, convocavo il vice amministratore delegato e il vice responsabile marketing e dicevo loro che da quel momento erano rispettivamente l’amministratore delegato, il responsabile commerciale e il responsabile marketing di una nuova società. Una delle opzioni più difficili è quella di ristrutturare l’azienda in piccolo, creandone magari altre due sinergiche, interdipendenti e altamente specializzate. Ogni nuovo progetto va vissuto come una start-up”.

Se il cambiamento genera fermento nel mercato, attuiamolo!

Nel momento in cui una nuova impresa nasce, è più snella, può aggiungere valore, qualità e servizio e giustificare così l’eventuale aumento dei prezzi di prodotti e servizi. La ristrutturazione porterà a migliorare la formazione e l’organizzazione del personale. I membri dello staff rimasti saranno maggiormente motivati e avranno la possibilità di esprimersi meglio. Sarà più facile essere orgogliosi dei traguardi raggiunti, e i successi personali saranno meglio individuabili e premiabili. Lo spirito di squadra sarà forte e tutti si sosterranno e si aiuteranno perché si sentiranno parte di un gruppo e la flessibilità sarà ai massimi livelli, aspetto che in una grande azienda diventa impossibile a mano a mano che le sue dimensioni si estendono, perché si è ostacolati dalla lentezza dell’apparato burocratico.

Un’azienda etica è un’azienda che forma costantemente i propri appartenenti. Il gruppo che condivide le mete diventa un gruppo innarestabile. Poi ci sono le scelte personali di ognuno se condividere o meno lo spirito del gruppo. Se non si condividono le mete, o non le si condividono più, onesto sarebbe cambiare gruppo.

Testo liberamente tratto da “5 modi efficaci per crescere-Dalla customer care al customer service”, Donatella Rampado, FrancoAngeli, 2011