Basta teorie

Basta parlare di teorie, il Selfbrand è una modalità d’azione

Inutile accumulare teorie che non riescono ad adattarsi alla nostra storia personale.
Il SelfBrand riduce le teorie in “azione consapevole”.

 

Basta teorie

Come trasformare le teorie di marketing in azioni strutturate

Quando si parla di brand, self-marketing, si affollano le teorie a disposizione. Siccome, negli anni passati, nessuna di queste riusciva a esplicitare con chiarezza ciò che avevo in mente di trasmettere nei miei corsi di formazione e ai miei clienti, ecco che ha preso vita il termine “SelfBrand”. Attenzione, non vi sto parlando di un semplice concetto da appuntare sul quaderno della crescita personale. Si tratta proprio di un modo di essere e di fare, che ci pone nella giusta modalità, con i giusti mezzi, di fronte alle persone che incontriamo. Quella che sostengo è, in pratica, “l’azione consapevole”. Per capirci: se una persona deve trovare un nuovo lavoro, se vuole far crescere la propria posizione all’interno dell’azienda, non può non studiare un percorso coordinato di miglioramento. E per farlo deve partire dai fondamentali, ossia scoprire quali sono i suoi punti di forza e di crescita, e ottimizzarli. Il Brand che la persona costruisce, in questo cammino positivo, è essenziale per porsi in maniera più efficace. Proprio come accade a livello delle aziende più importanti del pianeta: anche loro sono impegnate a posizionare in modo corretto il Brand e a farlo crescere: non solo, instaurano grazie ad esso una relazione positiva con il cliente-consumatore, durevole e difficile da scalfire.

Insomma, è vero che nessuno di noi è un’azienda o un prodotto da vendere. Siamo unici. Ma avere un Brand efficace significa essere consapevoli del proprio potenziale, evidenziando e comunicando con accortezza un valore intangibile come la reputazione. Si tratta di un lavoro che dobbiamo assolutamente intraprendere! Come? seguendo passo passo il secondo capitolo del mio ultimo libro.

Testo liberamente tratto da “Selfbrand L’Evoluzione”, FrancoAngeli, 2015