Leadership e cambiamento

Basta scusarsi per il cambiamento.
Cambiare è umano e lo è ancora di più nel Business. Spesso mi capita di incontrare Manager nella mia attività professionale che letteralmente tremano al solo pensiero di inserire cambiamenti all’interno del team. Temono le ripercussioni dei collaboratori, sanno già che dovranno gestire il clima aziendale, sudano freddo al solo pensiero di dover gestire la signora o il signore che dovrà spostarsi anche solo di scrivania o di ruolo.

Il cambiamento getta i semi della discordia, dello scoraggiamento  e della depressione in alcuni casi. Così molti manager prima di introdurre una nuova direttiva, un nuovo prodotto o servizio, un sistema, una procedura o un progetto si scusano, si sentono quasi imbarazzati a chiederlo.

Alcuni manager vogliono essere empatici sempre, apparire sensibili, ma sopratttutto desiderano piacere agli altri e avere da loro consenso. Così facendo si crea un team di NON DECISIONISTI, di vittime, ma soprattutto non si raggiungono i risultati preventivati. Se il termine vittime vi è sembrato forte, pensate alle aziende che hanno chiuso perchè non sono riuscite a cambiare e a rinnovarsi in tempi stretti,

Non ultimo, la paura incide inesorabilmente sui tempi di cambiamento…. che diventano lunghissimi e talvolta così lunghi da essere già obsoleti al triste arrivo.

Un vero Leader non deve temere il cambiamento e decisamente non si scusa per esso. Il cambiamento deve essere introdotto per un motivo preciso: affrontare nuovi mercati, essere maggiormente competitivi, sviluppare nuove competenze, correggerre prodotti o servizi inefficienti o inefficaci, distinguersi dalla concorrenza, rafforzare la Brand Reputation . Ci sono dei percorsi formativi che possono sostenere gli executive nel difficile ruolo di apportare azioni o procedure differenti da quanto si è sempre fatto.

Il manager a disagio verso il cambiamento è un manager incompetente.
Perchè scusarsi per un cambiamento che protegge i posti di lavoro e l’espansione dell’azienda?